Trovo che quest’anno con l’Omaggio al Giappone, l’Infiorata è stata ancora più bella.
Un curato e ricco programma si è svolto in vari punti della località: centro storico, ex Convitto Ragusa “Casa Giappone”, Teatro Tina di Lorenzo, Largo Landolina.
Tanti appuntamenti divisi tra mostre, musica, performance di calligrafia e conversazione con il maestro di calligrafia Norio Nagayama (nome d’arte: shimia) , cinema giapponese con i sottotitoli in italiano.(al Teatro Tina di Lorenzo).
Parlando di mostre , nei giorni dell’ Infiorata ho avuto modo di vederne alcune belle e ben organizzate in omaggio al Giappone.
Ho apprezzato a”Casa Giappone“nell’ Ex Convitto Ragusa la Mostra Oshibana- Art – mostra di fiori pressati .
Nella sala, (a pian terreno) sono esposti vari quadri, fatti solo ed esclusivamente con la tecnica giapponese dei fiori pressati e ho trovato graziosa l’idea che ogni quadro fosse accompagnato da un numero (dando cosi’ la possibilità al visitatore di esprimere la preferenza segnando su un foglio il numero del quadro che è piaciuto di più.)
Nella sala accanto ho visto la Mostra della Fanciulla Giapponese- mostra di bambole, (con l’ esposizione di bambole accompagnata da una descrizione dell’ Hinamatsuri nota come Festa delle bambine ,una ricorrenza giapponese che cade il 3 marzo interamente dedicata alle bambine e alle ragazze.
In questa giornata le famiglie pregano per la felicità e prosperità delle giovani donne) e di antichi Kimono e Obi (cintura tipica giapponese indossata principalmente con i kimono e i keikogi sia da uomini che da donne.)
N.B. Le mostre si possono vedere ancora (!!)
Parlando di musica, all’ Infiorata quest’anno c’è stata la musicista Lyra Keniota nota nel mondo come Anyango, che ha deliziato i siciliani (e non solo) della gradevolissima musica “made Kenya” accompagnata dal suo canto e con la partecipazione del musicista KuniYuki Takahashi.
Anyango nata a Tokyo nel 1981 è la prima musicista donna di Nyatiti, strumento non facile da suonare (e prima non era mai stato suonato da una donna!) , nel 2005 ha suonato a migliaia di spettatori nel Boms of Kenya … e devo dire che è veramente brava, riesce a trasmettere allegria.
( A tal proposito, Vi lascio un suo pezzo che potete ascoltare : http://www.youtube.com/watch?v=UrJ83MR86yU ).
Per quanto concerne invece il cinema giapponese, sono stati trasmessi film al Teatro Tina di Lorenzo, una piccola graziosa e curata struttura.
Ho avuto il piacere di vedere (il 17 maggio) “La ricetta della Fortuna “(di Akira Ogata); storia di una giovane trentenne che stanca di un marito inconcludente lascia Tokyo e si trasferisce con la figlioletta presso la casa della madre, facendo fortuna con la preparazione dei succulenti cestini del pranzo (obento) inizialmente preparati per la figlioletta , diventano poi l’opportunità per rimettere in gioco la propria vita di trentenne inoccupata. Tratto dal manga “Nonchan noriben” (di Kiwa Irie)
nella foto: interni Teatro Tina Di Lorenzo. Piccolo ,grazioso e curato teatro e foto della proiezione del film.
Passeggiando sul corso, ho fatto una pausa per godere della vista di Noto dalla terrazza della Chiesa di San Carlo (…che consiglio anche a Voi !!).
Per salire è previsto il pagamento di un biglietto (2 euro) e, tramite una scala (che sconsiglio SOLO a chi soffre di vertigini o di claustrofobia o problemi di peso perchè bisogna salire dei gradini stretti , piccoli. E’ una scala con pareti vicine, si sale ad uno ad uno e inizialmente trasmette la sensazione che non si arrivi mai!) giunti in alto sarete deliziati dalla completa visuale, dalla luce, dal colore dei palazzi e dal barocco di Noto.
(nelle foto: campane nella terrazza della Chiesa di San Carlo e veduta di Noto sempre dalla terrazza della Chiesa.)
Mi piace anche menzionare altri due posti, dove ho mangiato benissimo.
La Trattoria Del Carmine(fronte chiesa Del Carmine) e il bar- pasticceria. (ubicato fronte la trattoria) Consiglio, se andate in questo piccolo bar…le granite! ( ho preso quella alla mandorla tostata, favolosa! 🙂 ).
Altro locale che segnalo è il CafèArtè ( per la qualità dei prodotti usati e per la cordialità dello staff, considerando anche che ho cenato alle ore 02,00 del mattino) e si trova nel Corso Vittorio Emanuele 105
Nelle foto: interni saletta del locale CafèArtè e il primo piano del mio piatto: il Pizzolo ravel.
E’ un tipo di pane con mozzarella, olive, pecorino, pomodorini secchi e salsiccia. buono!!! da provare! e chiaccherando con il proprietario sono venuta a sapere che nel locale, una sera a settimana si può ascoltare musica jazz live.
…Se volete informazioni su programma serate , su fb troverete il locale).
Comunico, invece, di NON salire nella terrazza della Chiesa di Montevergine in via Nicolaci ( N.b.foto sotto. La terrazza è dove esposta la croce) qui metto la foto per NON DIMENTICARE.
…Questa Chiesa Consiglio SOLO di vederla da fuori , se entrate NON pagate i 2 euro (anche qui pagamento ticket!) per salire a vedere Noto dall’alto e Vi spiego perchè….
Sono salita e ho visto lungo il percorso, che in questa Chiesa NON ci sono le condizioni di sicurezza idonee a far salire le persone. (nemmeno gratuitamente, figuriamoci poi, dietro il pagamento di un biglietto!!!)
Si percorre una scala a chiocciola che si trova dopo l’ingresso a sinistra (scala che SCONSIGLIO a tutti, non solo a chi soffre di vertigini) e saliti tutti i gradini , si arriva a una cantoria ridotta molto male.! Il turista/visitatore rischia dopo pagamento di ticket ,anche la “beffa” di farsi male! …
Arrivati alla cantoria si deve (fare altra strada) percorrere un corridoio con delle scale. (tutto il corridoio NON sicuro!!).
A mio avviso, dovrebbero tenere chiusa quella cantoria ed anche (ovviamente) il percorso che porta in alto, a quella terrazzina punto più alto della chiesa.
Segnalo anche che a terra, lungo il percorso zona cantoria e corridoio che porta in terrazza, ho trovato anche del ferro e i gradini rotti .
C’è il rischio di cadere!… I visitatori /turisti si muovono all’interno di quella cantoria (ed anche oltre) in condizioni altamente rischiose.
I custodi all’ingresso della chiesa fanno pagare il ticket per far salire ed invece dovrebbero VIETARE l’ingresso!
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